Il Progetto Colombia è promosso da Teleimmagini, gruppo di mediattivisti indipendenti, in collaborazione con IPO.
Vista la tragica situazione colombiana riteniamo sia indispensabile portare un sostegno concreto, a partire dalle nostre specifiche esperienze e professionalità, a chi sta portando avanti, con estrema difficoltà, esperienze di ricostruzione di socialità al di fuori del conflitto armato e a chi, come IPO, sostiene queste esperienze. Attraverso questo progetto intendiamo portare in Colombia un supporto tecnico-formativo per documentare e aiutare chi li vive, lavora e resiste; formando operatori autoctoni nella comunicazione, cercheremo di rendere pi˘ visibile e comprensibile, quella che è l’attuale situazione del paese, ad un’opinione pubblica internazionale viziata da una totale disinformazione e indifferenza
In Colombia c’è una guerra che dura da più di 50 anni… Le parti in conflitto sono le forze regolari dello Stato, gli eserciti paramilitari e i gruppi guerriglieri.Le principali guerriglie sono due: le FARC, di ispirazione marxista (16.500 uomini, secondo i dati delle Nazioni Unite) e l’ ELN (4.500 uomini). Negli eserciti paramilitari militano più di 10.000 uomini, all’ oggi coinvolti in un discusso processo di smilitarizzazione. La pace è una speranza che sopravvive alle barbarie e ai massacri che avvengono tutti i giorni in Colombia. Questa pace sopravvive attraverso le azioni dei difensori dei diritti umani, delle associazioni contadine, indigene e dei leader sociali; sopravvive al regime di impunità e alla politica militarista che ha caratterizzato la storia dei governi colombiani, da sempre al servizio degli interessi stranieri: lo sfruttamento colonialista delle ricchezze di un popolo. Contesto Regionale: Il Magdalena Medio e le sue 3 sub-regioni Il Magdalena Medio include i municipi che si trovano al margine del Río Magdalena, dal Bolívar (Santander) fino a Gloria (Cesar), comprendendo municipi dei departimenti del Antioquia, Bolívar, Cesar e Santander. Con un estensione di 30.177 Km2, equivalente al 2.64 % dell’ area totale del paese. Risorse •La regione è ricca di risorse naturali come oro, petrolio, boschi, acqua, fauna, flora, è il centro nord vitale del paese. E’ la zona dove si raffina la maggior patre del petrolio. Crocevia delle strade che uniscono le città andine. Vicino al Caribe, al Venezuela, alle valli del sud, sulla strada che unirà Caracas con il Pacifico, terra dell’ oro e della biodiversità. Paramilitarismo e Reinserzione •I paramilitari hanno il controllo di Barranca (una delle città più grandi della regione centro della raffinazione del petrolio) e questo ha portato a grandi massacri all’ omicidio e alla sparizione di moltissimi contadini. C’è presenza paramilitare in quasi tutte le strade principali; attuano posti di blocco sul fiume chidendo imposte sulle merci, sequestrando personee e confiscando alimenti e medicine. Guerriglia •En este momento la presencia de las FARC y el ELN se ha reducido a la zona rural y se hace evidente en la confrontación militar que se desarrolla con los paramilitares y con el ejército, estas acciones son causa en parte del desplazamiento de la población dejándola como víctima atentando contra el DIH. Estas acciones militares se han desarrollado también en medio de la población civil. Lo Stato •El Estado no ha logrado nunca una clara y definitiva centralización que le reserve para si la organización exclusiva de la administración y uso de las armas y del conjunto de la coerción. La política estatal insiste en desconocer que el control que se propone no es sobre espacios vacíos sino sobre espacios construidos a través de sucesivos poblamientos hacia estas zonas marginales y de establecimiento de las guerrillas, los cuales son anteriores a los designios e intereses actuales de la acumulación capitalista. Situación Humanitaria •Es muy fuerte el Impacto de las fumigaciones indiscriminadas con glifosato, el bloqueo sanitario y alimentario a que son sometidas las comunidades. •Las desapariciones forzadas, los asesinatos selectivos, las amenazas, torturas, desplazamientos no cesan y antes bien, se agravan con la implementación de los bloqueos alimentarios y sanitarios impuestos en la zona, resultan en lo que constata hoy para la región como crisis humanitaria – de la configuración de determinadas formas de control político, social económico y militar por parte del paramilitarismo en los cascos urbanos y algunas zonas rurales de la región sobre las que estos despliegan tributación, códigos de policía, reclutamientos, etc., constituyendo verdaderos paraestados. |
Al mondo peró, la Colombia delle vittime -30.000 morti violente l’anno- è sempre stata invisibile. Puó apparire fugacemente sui giornali e nei noticieros, ma bisognava volerla cercare a tutti i costi per trovare qualche traccia.
Oggi non è più possibile continuare a non vedere perché, oltre ad essere ingiusto verso i colombiani, la situazione continua ad aggravarsi proprio all’ombra di questa indifferenza. Chiuse le porte al dialogo, il presidente Uribe –eletto con lo slogan ‘Mano dura e cuore grande- ha puntato sulla soluzione militare al conflitto.
La sua linea dura di scontro con la guerriglia, lontana da risolvere il conflicto in breve tempo, come i dati degli organismi governativi e non-governativi nazionali e internazionali mostrano, ha portato ad un maggior coinvolgimento della popolazione civile nel conflitto.
Dal lato del paramilitarismo, la legge di “Justicia y Paz”, che offre la posibilita di sconti di pena per chi “consegna le armi”, ha llevado ha un preocupante reinsertamiento de los paramilitares en los cargos publicos, mientras en las regiones los grupos mantienen el control del territorio cambiandose de nombre y godendo de los beneficios ofecidos por la desmovilización. Y ninguna verdadera reparación a las victimas.
A esta disinformación que cubre la realidad del conflicto armado colombiano, quiere responder la sociedad civil colombiana que ententa cosrtuir desde abajo oportunidades para el futuro.
Este proyecto quiere ser una propuesta que contribuya al fortalecimiento de la autodeterminación da las comunidaes.
LINEE DI AZIONE
Le linee di azione per lo sviluppo di questo progetto sono tre:
In base alle nostre passate esperienze abbiamo consolidato l’idea che la formazione debba mirare innanzitutto allo sviluppo di processi formativi autonomi. Concretamente, si formerà un primo gruppo di lavoro formato dai formatori di Teleimmagini, gli operatori di Ipo e operatori locali della comunicazione. Saranno formati in: • nozioni di base sull’ uso di internet come mezzo di comunicazione (siti, chat, mail, streaming, archivi e server) • utilizzo di supporti digitali per la documentazione (fotocamere, videocamere, registratori audio) • tecnologia e pratiche di diffusione di informazioni (streaming audio-video, siti, media tradizionali) Questo primo gruppo accompagnerà gli operatori di Teleimmagini nella formazione che si realizzerá nella regione diretta a conformare tre gruppi regionali formati da 10-15 persone dai 14 anni d’ età in sù. |
Con il sostegno di IPO visiteremo le comunità contadine della zona del Magdalena medio. Il nostro intento è quello di raccogliere materiale documentario su questo viaggio (sia filmato che fotografico) e della nostra permanenza nelle comunità. Questo materiale, che di per sè ha un importantissimo valore di documentazione storica, in totale e piena condivisione con le realtà che supporteranno questo progetto, sarà utilizzato come base dati per il lavoro d’ investigazione sulle violazione dei diritti umani. La documentazione si struttura in un primo film documentario della durata (ipotetica in questo momento) di 50 minuti che racconta in modo semplice, ma approfondito l’interessantissimo progetto delle comunità in resistenza colombiane, e una serie di piccoli reportage sulla realtà colombiana. Oltre ai video, si realizzeranno laboratori di fotografia e registrazioni audio. Tutto il lavoro sarà sempre frutto di una produzione collettiva e condivisa. Attraverso le immagini girate nelle comunità e le parole di chi queste esperienze le sta vivendo, il film e i prodotti foto-audio saranno uno strumento fondamentale per poter diffondere a livello internazionale il lavoro di ricostruzione sociale, pacifica e dignitosa, che con estrema difficoltà le popolazioni indigene della Colombia stanno portando avanti. I prodotti realizzati verranno presentato a tutti i festival che si occupano di documentari e reportage, ma soprattutto ci impegniamo, attraverso anche l’appoggio di chi sosterrà questo progetto, a presentarlo in occasione di specifiche iniziative sulla questione colombiana, dai centri sociali, alle scuole, a pubbliche manifestazioni. In secondo luogo il materiale raccolto sarà patrimonio d’archivio e sarà quindi catalogato e archiviato in modo da facilitarne il libero accesso a chiunque sia interessato all’argomento. Infine dal materiale raccolto possono essere tratti prodotti specifici, come interviste, foto particolari, ecc…, che possono essere utilizzati per supportare campagne di informazione sulla situazione colombiana. Il tutto sarà disponibile sul sito appositamente realizzato www.peaceobservatory.org. |
Intendiamo portare in Colombia una serie di attrezzature tecnologiche fondamentali per la costruzione di un efficiente media center a Bogotà che non solo potrebbe essere punto di riferimento per i mediattivisti locali, ma ci impegneremo affinché funzioni da luogo di formazione aperta e partecipata per chiunque sul territorio abbia voglia di intraprendere progetti di comunicazione indipendente. Le prime attrezzature fornite sono: - computers - videocamere semiprofessionali - registratori mp3 - fotocamere digitali -un videoproiettore In un secondo momento, quando già i primi gruppi di lavoro sono autonomi, parte del materiale fornito a questo media center potrà spostarsi, a secondo delle necessità, ma soprattutto delle possibilità logistiche, nelle comunità, dove servirà, ancora una volta, sia da luogo per la diffusione delle informazioni, sia da spazio di formazione per ulteriori gruppi di lavoro. |
Il progetto di comunicazione si sviluppa in tre fasi, a partire da giugno 2005 terminando alla fine del 2007.
Nella prima fase (agosto-novembre 2005) tre coppie di operatori di Teleimmagini con competenze informatiche e comunicazione si alterneranno nella regione accompagnati dall’ equipe di IPO. L’ obiettivo è realizzare un mediacenter a Bogota nella sede di Ipo, formarne i membri e collaborare con i gruppi di mediattivisti locali realizzando laboratori di comunicazione; inoltre, formare il primo gruppo di giovani contadini del Nordeste Antioqueño. Durante questo periodo si realizzerà il sito di Ipo che verrà utilizzato per informare sull’avanzamento del progetto. Al termine dei primi sei mesi, inizia il lavoro per la realizzazione del documentario e due piccoli reportage ————————– RELAZIONE SULLA PRIMA FASE DEL PROGETTO DI COMUNICAZIONE NEL MAGDALENA MEDIO
————————– TALLER COORDINADORA DE LOS MEDIOS
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La seconda fase del progetto (marzo-giugno 2006) si sviluppa nel Sur de Bolivar e ha come obiettivi: • la formazione del secondo gruppo di comunicazione locale, coinvolgendo la popolazione della regione e il primo gruppo del Nordeste Antioqueño; • la realizzazione di un documentario di presentazione dei progetti delle associazioni contadine; • una serie di cineforum nella città di Barrancabermeja e della zona rurale, in collaborazione con studenti delle università colombiane iniziando una produzione di prodotti audio per le radio locali. ————————– RELAZIONE SULLA SECONDA FASE DEL PROGETTO DI COMUNICAZIONE NEL MAGADELA MEDIO
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La terza fase ( aprile- dicembre 2007) comprende • lo sviluppo del terzo ed ultimo gruppo di comunicazione nella regione del Valle del Río Cimitarra, la formazione di professori della comunità all’uso delle tecnologie per l’insegnamento interattivo, • la creazione di un mediacenter a Puerto Matilde (nel campo) • ultimare la realizzazione del Media Center di Bogota, completarne la fornitura tecnologica e consolidare la rete di distribuzione dei contenuti prodotti. Questo media center deve essere in grado di poter gestire tutti i processi comunicativi di Ipo. ————————–
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Alla fine della terza fase il progetto ipo comunicacion sara’ integrato in modo forte all’interno della struttura di IPO dotandola di un centro comunicazione saldamente strutturato, dotato di tecnologie adeguate e attraversato da personale specializzato in grado di formare altri volontari nell’area della gestione dei processi comunicativi. Questa acquisita autonomia professionale e gestionale portera’ ipo, dopo il 2008, ad inaugurare una nuova fase di progettazione nel campo della comunicazione.