Materiali

Quarta lettera a Don Luis Villoro nello scambio su Etica e Politica

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[AUDIO] Incontro sulla memoria storica: le alternative contro la violenza di Stato

I giorni del 28 e 29 febbraio del 2012,riuniti nel Centro Indìgena de Capacitaciòn Integral, Universidad de la Tierra (Cideci- Unitierra) in San Cristobla de las Casas, di fronte all’urgente situazione nella quale viviamo in scala mondiale, si è tenuto un incontro per scambiare e dialogare delle proprie esperienze e saperi, per porci come attori e attrici attive all’interno della storia, come soggetti capaci di trasformare il proprio destino storico. In questo incontro si è trattato della struttura sistemica e ben organizzata dello Stato come utilizzano la violenza come prima causa, e delle maniere alternative per opporsi.

Le tematiche:                                                                                                            Caratterizzazione della violenza dello Stato
Azioni politiche dei soggetti attivi
Azioni politiche contro l’impunità
Dal dolore individuale alla speranza collettiva
La lotta per i diritti umani delle e dei migranti
Inoltre all’interno dell’incontro vengono analizzate anche le tematiche di memoria storica, della costruzione del soggetto attivo, del ruolo della donna e del controllo terrtoriale come elementi trasversali per arginare ed eliminare la violenza come mezzo dello Stato.
Proponiamo qui gli audio dell’incontro:

I GIORNO

I Mesa

Presentazione del FRAYBA (64 min.)

Presentazione della dinamica dell’incontro (97 min.)

Intervento di Rafael Landarreche (62min.)

Intervento di Mercedes Olivera (80 min.)
Centro dei diritti di genere -Chiapas-

Intervento Fundem Fundec (46 min.)
Familias unidas por los desaparecidos

Intervento di Salvador Campunur Cheràn (102 min.)

Intervento del Compa Cheràn

 

II Mesa

Introduzione

Ana Lorena Delgadillo (104 min.)
Fundaciòn para la justicia

Virginia Elizabeth (50 min.)
Colectivo actoras de cambio Guatemala

Magdalena Gòmez Isabel Domingo (61 min.)
Colectivo actoras de cambio Guatemala

Fray Tomàs Gonzalez (40 min.)
CDH Usumacita

Camilo Pérez (33 min.)
Tribunal Permanente de los pueblos

II GIORNO

Sintesi del giorno precedente


Sintesi in tsotsil e tseltal


Caratterizzazione della violenza dello Stato


Azioni politiche e giuridiche contro l’impunità


Dal dolore individuale all’esperienza collettiva


Lotta per la difesa dei diritti degli e delle immigrati/e

 

DENUNCIE

 

Cerro de la tortuga


Colectiva Actoras de Cambio

FUNDEM

MPJD


San Sebastiàn Bachajòn

 

Sociedad Civil Las Abejas de Acteal


Alberto Patishtan (Colectivo Ik)

 

CONCLUSIONE

 

[ARTICOLO] Situazione socio-economica in Chiapas                                              Riproponiamo un articolo di Carlos Acosta Cordoba e Ignacio Ramirez apparso in Messico sulla rivista El Proceso, il 10 Gennaio 1994. Nonostante sia datato questo articolo aiuta a comprendere in cifre la terribile situazione sociale che viveva lo stato del Chiapas ai tempi della rivolta zapatista.                                                                 ArticuloSobreChiapas

[VIDEO] TESSENDO AUTONOMIE

PIRATA è una piattaforma di solidarietà internazionale, dal basso, autogestita e non sovvenzionata da istituzioni governative o di parti- to. È una cooperazione politica internazionalista creatasi con quattro gruppi libertari: il collettivo Nodo Solidale di Roma, il Collettivo Zapa- tista “Marisol” di Lugano, Nomads dell’XM24 di Bologna e il Grassrootsprojects di Amsterdam.
Questo video presenta i progetti e le iniziative politiche che i collettivi della Pirata sostengono in vario modo.

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[VIDEO] Abraham Ramirez Vazquez, palabras de un hombre libre

Il video di un’intervista ad Abraham Ramirez Vasquez, fatto prigioniero nel 2005 e uscito di carcere innocente il 29 Aprile 2011, dopo 6 anni di detenzione ingiusta.  Abraham è stato il primo prigioniero politico del malgoverno di Ulises Ruiz Ortiz a Oaxaca, fa parte del Comite de Defensa de Derechos Indigenas (CODEDI) della comunità zapoteca di Santiago Xanica e della Alianza Magonista Zapatista (AMZ), aderenti alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona del EZLN. In questa intervista ci parla della sua esperienza, della sua lotta nelle carceri di Oaxaca e vuole essere un invito a continuare a lottare e ribellarsi.

Guarda il video

 

[VIDEO] RADIO ROCA RIPRENDE LE TRASMISSIONI


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Santiago Xanica, Stato di Oaxaca. Questo corto ci racconta, attraverso gli occhi dei e delle abitanti di Xanica, il ritorno alle trasmissioni di Radio Roca 94.5 FM, la radio comunitaria del villaggio dopo 6 anni. I compagni e le compagne del Comite de Defensa de los Derechos Indigenas (CODEDI) de Xanica, hanno prodotto questo video nell’ambito di un workshop di comunicazione popolare, avvenuto i giorni 17, 18, 19 di Gennaio 2012 nella suddetta comunità.
Il corso è stato organizzato dalla Plataforma Internacionalista por la Resistencia y la Autogestion Tejiendo Autonomias (PIRATA)

 

[RADIO] Spot Radio per il settimo anniversario di Radio Ñomndaa, Guerrero
Per il settimo anniversario di Radio Ñomndaa, La Parola dell’Acqua, radio comunitaria del villaggio di Suljaa, aderente all’Altra Campagna. I nostri migliori auguri per sette anni d’impegno dal basso e a sinistra.

Scarica e ascolta qui

Lingua: Castigliano
Durata: 5’18”

 

[LIBRO]L’Altra Campagna e la lotta di classe delle lavoratrici sessuali in Messico

Le lavoratrici sessuali di Città del Messico e della provincia ci dimostrano che l’autorganizzazione è un valido strumento di lotta in tutte le latitudini, compreso nei vicoli più fetenti dei bassifondi della metropoli più grande del mondo.

Questo libretto, oltre ad esplorare il processo organizzativo di un collettivo urbano, invita al dibattito su due grandi nodi: il primo è il superamento della dicotomia abolire/legalizzare la prostituzione. La Brigata di Strada sfugge a questa morsa e antepone l’autodeterminazione delle lavoratrici sessuali alle speculazioni di terzi sul destino di queste ultime.

L’altra grande questione: la possibilità che un collettivo immerso nella lotta sociale riesca a trascendere quest’ultima e aspirare all’organizzazione politica più ambiziosa, la rivoluzione, senza perdere la propria specificità sociale. Il testo analizza passo a passo questo processo rivoluzionario dal basso, dove ogni tappa si inserisce in un contesto teorico che non perde mai di vista l’orizzonte utopico e la costruzione di alleanze strategiche con gli altri settori della classe lavoratrice messicana.

La rottura, con azioni di lotta concrete, di quell’altra dicotomia che aliena il sociale dal politico.
“L’Altra Campagna e la lotta di classe delle lavoratrici sessuali in Messico” è un testo per studiare l’influenza dello zapatismo nei meandri oscuri della metropoli, laddove le lavoratrici sessuali e gli indigeni scoprono qualcosa in comune: una ferita chiamata emarginazione e un sogno chiamato AUTONOMIA.
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Opuscolo progetti della Pirata
Presentazione dei progetti sostenuti dalla Pirata

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[OPUSCOLO] Dalla Comune di Parigi alla Comune di Cherán

La traduzione di un articolo di Salvador Diaz Sanchez dove si presenta un parallelo fra l’esperienza della Comune di Parigi e l’autorganizzazione popolare del paese di Cheran (Michoacan, Messico) i cui abitanti da mesi hanno installato un sistema di autodifesa e autogoverno sostenuto da 189 “falò”, barricate gestite dalla gente per impedire l’accesso della mafia.Nel testo viene inserito anche un breve articolo di Gloria Muñoz Ramirez de La Jornada sugli inizi di questo movimento. download

 

[AUDIO] Abraham, parole di un uomo libero
Un’intervista a Abraham Ramirez Vasquez, uscito di prigione, come innocente, il 29 aprile del 2011 dopo 6 anni d’ingiusta detenzione. Abraham fu il primo prigioniero politico del tiranno Ulises Ruiz Ortiz a Oaxaca, è membro del Comitato di Difesa dei Diritti Indigeni (CODEDI) della comunità zapoteca di Santiago Xanica e dell’Alleanza Magonista Zapatista (AMZ), aderente alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona dell’EZLN. In questa intervista ci racconta la sua esperienza di lotta nelle prigioni di Oaxaca e ci invita a continuare su questo sentiero. PRESOS POLITICOS LIBERTAD. Scarica qui

Ascolta l’audio integrale dell’intervista

Prodotto da: Nodo Solidale / La PIRATA – GT “No Estamos Todxs”, Chiapas

[OPUSCOLO] La Sesta dichiarazione e la nascita dell’Altra Campagna

Una selezione delle parti dalla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona commentata da compagne e compagni aderenti all’Altra Campagna, in un’intervista realizzata in Chiapas. L’opuscolo ripercorre con parole semplici e colloquiali l’effetto della Sesta Dichiarazione sul movimento sociale in Messico e invita nuovamente a riflettere, in ogni latitudine, sulla costruzione di un movimento anticapitalista, dal basso e non elettorale.

I testi proposti sono una trascrizione e riedizione di questa intervista radio:

http://www.archive.org/details/StorieDistraordinarioMexico-terzaTappaLaOtraCampaa&reCache=1

LEGGI E SCARICA L’OPUSCOLO QUI

Questo libretto è prodotto da:
P.I.R.A.T.A. -
Piattaforma Internazionalista per la Resistenza e l’Autogestione Tessendo Autonomia

formata dai collettivi:

NOMADS (spazio pubblico autogestito XM24, Bologna),
NODO SOLIDALE (Roma e Messico),
COLLETTIVO ZAPATISTA MARISOL (Lugano).

 

[OPUSCOLO]Scopri il Messico lindo y querido

Opuscolo prodotto dai compagni del collettivo Marisol di Lugano

GUERRA IN PARADISO*

Le guerre ai paradisi sono molteplici e ripetute.
I territori, intesi come spazi dove costruire relazioni ed esperienze, dove elaborare culture
e mestieri, dove conoscere e confrontarsi con provenienze distanti,dove vivere in relazione con la natura che ci circonda, sono sottoattacco. Quasi in via d’estinzione!
Paesaggi stravolti, grandi opere, inceneritori.
Muri, frontiere, divieti e controlli.
Nuoveautostrade, risorse naturali e beni comuni privatizzati, cemento ovunque. Oggi parliamo di Messico.
Perché il Messico é un laboratorio che sperimenta i grandi cambiamenti che generanoricchezza per pochi e miseria per tanti. Il Messico vendutoci da guide turistiche e agenzie di viaggio, esalta spiagge dorate, mari blu, gastronomia esotica, popolazioni locali affabili e sorridenti.Ci intriga con vulcani, giungle, tequila, arte e un’incredibile storia fatta di piramidi, templi e divinità misteriose. Un Messico affascinante, alla portata di tutti e non troppo pericoloso!

Nuvole gonfie di sangue
Ma il vero volto del Messico, quello che si nasconde dietro le pieghe dei dépliants di Kuoni e Hotel Plan è fatto di sangue, sgomberi, miseria e sfruttamento. È fatto di nuovi progetti devastatori che vorrebbero privatizzare risorse naturali e creare circoli elitari a uso esclusivo di ricchi e turisti. Il progresso che avanza, che distrugge tutto quello che incontra e confina gli indigeni in riserve da visitare.

Sorridere sulle foto e bucare le nuvole
Attenzione però perché non sempre le popolazioni locali sorridono sulle foto: in tutto il paese intere popolazioni si ribellano ai soprusi, alle violenze e agli espropri.Nel selvaggio Chiapas, nella colorata Oaxaca, nella caotica Città del Messico. Non sarà il vostro operatore turistico di fiducia a farvelo sapere, ma l’utilizzo saggio di occhi e di cuori attenti,curiosi e sensibili alle diversità e alle degne rabbie di coloro che hanno deciso di non arrendersi.

Perché il Messico? Perché non occuparsi di quello che avviene qui?
È laggiù che si espandono e si sperimentano le geografie di morte e i mercati del consumo. In Messico si “crea” la suina, contaminando un’interaregione, per produrre carne per i mercati occidentali. Il Messico è una delle zone di transito del mercato della droga globale: parte della cocaina che inonda il Ticino passa anche dalle guerre di mafia del nord del paese. Allo stesso modo in quelle zone confluisce l’epicentro del turismo sessuale e la violenza di genere su corpi e menti. La Svizzera alimenta il redditizio mercato dello Sviluppo: accordi commerciali e multinazionali (Novartis, Nestlé, Pilatus) che trafficano armi e sfruttano territorio e risorse.

Strani oggetti non identificati in… Ticino
E se “strane”situazioni avvenissero pure in Ticino?
Un’autostrada che devasta il piano di Magadino come quella che in Messico condurrà i turisti da San Cristobal a Palenque e che priverà migliaia di persone delle loro case e delle loro terre; le acque della Val Onsernone privatizzate da una multinazionale, come quelle di buona parte del Chiapas di proprietà di Coca-Cola e Nestlé; i migranti che bussano alle nostre porte, quelli che lavorano e producono qui, privati di iritti, repressi e criminalizzati come gli indigeni messicani; il grano per fare la polenta gestito dalla Monsanto, tramutato in OGM,come il mais per fare le tortillas; un mega complesso alberghiero sulle pozze di Osogna come quello in programma ad Aqua Azul; ilavoratori delle Officine di Bellinzona che vincono la loro lotta contro i licenziamenti come i paesani di Atenco con quella contro lacostruzione di un aeroporto sulle loro terre!

COME REAGIRESTEDI FRONTE A TUTTO QUESTO?

Tante degne rabbie, dove la solidarietà rimane un’arma
In Ticino così come in Messico la definizione d’un territorio comune, aperto all’incontro e alla condivisione d’esperienze, si inscrive nel cuore della lotta per la dignità e la possibilità di vivere nel luogo e nella maniera cheabbiamo scelto. Immaginiamo, creiamo, viviamo spazi e vite NON come lassù in alto ce lo impongono,ma secondo i nostri sogni, progetti,bisogni e desideri. Per questo appoggiamo oggi le lotte in Messico.Per creare ponti di solidarietà, territori liberi e comuni dovecondividere esperienze e umanità diffuse. Per rifiutare le logiche che ci rendono soli e con la costante paura di quello che non conosciamo. Essere solidali con le popolazioni che subiscono gli attacchi del sistema neoliberista o con coloro che migrano in cerca di una vita migliore significa diffondere semi che non vogliono arrendersi a un mondo sempre piu individualista e rassegnato.

(*libro dello scrittore messicano Carlos Montemayor, deceduto il 1marzo 2010, sulla repressione negli anni ’70 contro le comunitàindigene e la “guerrilla” del maestro Lucio Cabanas nello statodi Guerrero)

 

[VIDEO] EL MAIS Y LA COCINA

GUARDA VIDEO

Video realizzato nel corso di un workshop della scuola di comunicazione popolare Alberto Grifi nella comunità indigena zapoteca di Santiago Xanica, nella Sierra Sur di Oaxaca, Mexico