blog del PROGETTO
NOMADS MEXICO è uno delle varie esperienze internazionaliste che sono nate e cresciute all’ interno degli spazi del centro sociale autogestito XM24, di Bologna.
La spinta a varcare le frontiere, a conoscere ed appoggiare le esperienze di lotta e resistenza dovunque esse siano, la curiosità di conoscere realtà che si oppongono con forza al sistema odierno, ci hanno portato negli ultimi anni in Colombia, a Cuba, in Palestina, in Messico ed in Marocco.
Il primo contatto col Messico avviene nel 2009 quando alcuni compagni e compagne, che avevano partecipato all’ Osservatorio America Latina in Colombia, partono per il Messico.
In collaborazione con il collettivo Nodo Solidale e il Collettivo Zapatista Marisol, già presenti in questi territori da qualche anno, incontriamo una comunità nativa della zona di Oaxaca, Santiago Xanica, ed iniziamo a sviluppare i primi progetti di comunicazione popolare, con corsi di video e di audio.
Nel tempo la relazione con questi collettivi si è consolidata, così come le nostre relazioni sul territorio e nel 2010 si è costituita la PIRATA, Piattaforma Internazionalista per la Resistenza e l’Autogestione Tessendo Autonomia, formata da 4 collettivi: Nodo Solidale (Roma-Mexico), Collettivo Zapatista Marisol (Lugano), Grassroots Project (Olanda) e per l’ appunto Nomads (Bologna-Berlino).
Coordinandoci come PIRATA i nostri obbiettivi sono molteplici:
- diffondere in Europa le notizie del Messico dal basso: le storie di repressione e quotidiana resistenza di un popolo che non vuole chinare la testa e che costruisce, con dignità, importantissime esperienze di autonomia e autogestione;
- dare sostegno e solidarietà a gruppi ed organizzazioni in resistenza, non solo a parole, ma anche accompagnando le realtà con cui interagiamo nel loro cammino verso l’ autonomia.
I progetti e le collaborazioni che si stanno sviluppando in Messico sono:
- A Città del Messico supportiamo un collettivo di sex workers chiamato Brigada Callejera en Apoyo a la Mujer “Elisa Martinez”, ovvero la Brigata di Strada in Appoggio alla Donna: un gruppo indipendente dal governo e dai partiti politici che promuove l’autorganizzazione politica, sociale e la cura medica autogestita delle lavoratrici e dei lavoratori del sesso in Messico. In questi ultimi anni la Brigada ha promosso la formazione della Rete Messicana del Lavoro Sessuale che riunisce vari collettivi ed organizzazioni di lavoratori e lavoratrici sessuali della Repubblica e che aderisce alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona dell’EZLN, divenendo parte attiva dell’Altra Campagna. Il risultato più evidente di questo lavoro èla realizzazione di due ambulatori autonomi dove si prestano servizi gratuiti. Inoltre si gestiscono, con la gente del quartiere e le lavoratrici sessuali organizzate, corsi di ripetizione scolastica, corsi di danza, di informatica, di giornalismo, di cultura generale e si distribuisce una borsa di studio per i figli e le figlie delle lavoratrici sessuali. Per finanziare tutto ciò e per promuovere una prevenzione alla salute accessibile alle lavoratrici del sesso, la Brigada Callejera produce e diffonde una linea di preservativi a prezzo sociale: i preservativi ENCANTO e TRIANGULO. Diffondiamo quindi negli spazi occupati ed autogestiti d’Europa con cui siamo in contatto i preservativi prodotti dalla Brigada Callejera, destinando gli incassi al sostegno degli ambulatori autonomi.
A Oaxaca città sosteniamo il progetto MITZ’RAL, cioè “seme che nasce” in lingua zapoteca. Questo progetto, coordinato direttamente con l’OIDHO (Organizzazioni indie per i diritti umani a Oaxaca) nel quadro delle attività realizzate con l’AMZ (Alleanza Magonista Zapatista), prevede la costruzione di un centro di apprendistato sull’agricoltura biologica in un pezzo di terra nell’estrema periferia della città di Oaxaca. Mitz’ral si propone di autoformare i/le contadini/e a riscoprire i metodi tradizionali (e quindi biologici) di lavorare la terra, con la finalità di ottenere una varietà di prodotti più ampia possibile per l’autoconsumo, piuttosto che dedicare tutta la terra ad un solo prodotto schiavo delle leggi del mercato. Il progetto, già avviato con i fondi raccolti dal basso con iniziative negli spazi occupati e autogestiti in Europa, prevede la costruzione di un pozzo, di un recinto, di una capanna per gli attrezzi, di un sistema di irrigazione, di una serra e l’acquisto di una pompa per l’estrazione dell’acqua, di materiale didattico e altro.
Nella Sierra Sur dello stato di Oaxaca siamo presenti a Santiago Xanica, una comunità indigena zapoteca. Sono circa un migliaio gli abitanti della comunità, dediti soprattutto alla coltivazione del caffè. In questo villaggio si è attivato un workshop permanente di comunicazione popolare insieme ai/alle compagni/e del locale Comitato di Difesa dei Diritti Indigeni (CODEDI), anch’esso parte dell’AMZ, fondatore della APPO e aderente alla VI Dichiarazione della Selva Lacandona dell’EZLN. Nel processo di relazioni con il CODEDI, è sorta la necessità di formare alcuni/e giovani compagni/e all’utilizzo dei mezzi di comunicazione (giornalismo indipendente, radio, web e video) al fine di rivalutare l’identità e la lingua indigena, ricucire il tessuto comunitario ed avere gli strumenti per scoraggiare o informare e testimoniare ogni sorta di aggressione contro la comunità. Nasce così il progetto LA FLOR DE LA PALABRA: periodicamente si tengono workshop nella comunità, fornendo gli elementi teorici e gli strumenti pratici per la costruzione di comunicatori e comunicatrici comunitari indigeni (computer, schede video, telecamere, registratori, formazione sul montaggio video e audio, programmazione di un palinsesto radio, etc). Tali conoscenze vengono liberamente reinterpretate secondo i tempi e le modalità proprie della comunità. Ogni volta che risulta possibile, durante la convivenza nel villaggio, si ricercano momenti di approfondimento su altri temi (APPO, conflitto in Palestina, Genova 2001, migrazione, medicina naturale e tradizionale, ginecologia con piante medicinali, etc) con il fine di ampliare l’orizzonte politico di tutti i compagni e le compagne coinvolti/e e favorire la conoscenza e la consapevolezza reciproca.
In Chiapas abbiamo attivato un progetto con le comunità zapatiste chiamato EL PAN Y LAS ROSAS (Il pane e le rose): una serie di workshop legati alla costruzione di forni per il pane. Questo tipo di attività ci permette di entrare in diretto contatto con il processo di autogestione che da vent’anni ha reso queste piccole comunità sulla Sierra messicana uno dei meglio riusciti esperimenti sociali uniti alla resistenza popolare attiva che si sia mai visto in quest’ultimo secolo. Grazie ai forni le comunità possono cucinare il proprio pane regionale ed essere perciò autosufficienti da un punto di vista alimentare.
Inoltre sempre in Chiapas sosteniamo politicamente ed economicamente, grazie al supporto del collettivo No estamos todxs, i prigionieri e le prigioniere politici legati alla Otra Campaña. Fra questi vi è il collettivo di prigionieri La voz del Amate, costituito da carcerati, che attraverso scioperi della fame, chiamte internazionali ed iniziative dentro e fuori dal carcere, diffonde la voce di coloro i quali troppo spesso vengono dimenticati, schiacciati dal peso di un potere politico che in Messico non accenna a diminuire, anzi viene alimentato ogni anno di più. Un potere che incarcera troppo spesso ingiustamente, legando le sue ‘condanne’ a motivazioni politiche e razziali. NOMADS sostiene tale progetto in un ambito legato alla tematica anticarceraria secondo cui il carcere non è modello di recupero sociale, ma al contrario degrada l’essere umano e la sua coscienza, delegando la responsabilità sociale ad uno stato di polizia repressivo ed autoritario.
Periodicamente realizziamo due trasmissioni radiofoniche: la Digna Radio, in Italiano, e la Otra Europa Info, in spagnolo. La prima, diffusa nel circuito radiofonico autogestito italiano, raccoglie notizie dal Messico in lotta. La seconda, diffusa nel circuito delle radio comunitarie messicane, raccoglie notizie e analisi sui movimenti sociali europei;
Stiamo costruendo una forte relazione con la rete delle radio comunitarie nello stato di Guerrero.
È importante sottolineare che promuovendo la solidarietà dal basso, quello che più ci anima in queste esperienze sono lo scambio culturale e politico, la crescita individuale nel confrontarsi con forme di resistenza attiva, la volontà di apprendere dalle singole lotte.
Non vogliamo essere una qualsiasi ONG che, muovendo tanti soldi per progetti di grandi portate, talvolta offre servizi inutili o perlomeno non sostenibili. Tanto meno vogliamo porci come tecnici professionali e stipendiati, ma vogliamo sostenere e lottare al fianco dei popoli in resistenza promuovendo ed investendo in progetti che favoriscano l’uso intelligente delle nuove tecnologie e dei software liberi. Nessuno di noi è pagato per quello che fa ma ci muove la prospettiva del mutuo appoggio e dello scambio reciproco di conoscenze, cercando di favorire un rapporto di non-dipendenza.